Il cane ci dice sempre la verità.
Non è il cane che non capisce, siamo noi che gli abbiamo comunicato cose diverse da quelle che avevamo intenzione di comunicare. Anche quando non ce ne rendiamo conto. Ovviamente è ciò che avviene in ogni relazione. Ma con gli animali, e col cane che vive in casa con noi e ha un’attenzione particolare su di noi, accade più spesso.
Magari non gli abbiamo fatto incontrare esperienze che gli hanno permesso di crescere come individuo; e così non le abbiamo incontrate nemmeno noi e non conosciamo le potenzialità e i talenti di chi che vive con noi. Magari non riusciamoa fidarci, abbiamo delle paure. Oppure magari il cane non comprende alcune nostre richieste perché non ha sviluppato le capacità o le competenze per comprenderle.
Un po’ come se a noi qualcuno parlasse in una lingua sconosciuta o ci invitasse a correre una maratona senza che siamo allenati e si stupisse se non comprendiamo o se facciamo fatica ad arrivare al traguardo.
Il cane prende informazioni dal nostro corpo, dalle nostre emozioni e sa se siamo attenti a ciò che viviamo nel presente oppure se stiamo pensando ad altro.
Le tre domande fondamentali
Quando osserviamo il nostro cane e vediamo comportamenti che non comprendiamo, fermiamoci, facciamo un lungo respiro che serve a creare una “pausa” fisiologica con ciò che stiamo vivendo, e facciamoci tre domande:
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com’è il mio fisico: come si muove il mio corpo? quali punti di tensione e dove?
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dov’è la mia mente: a cosa sto pensando? dov’è la mia attenzione?
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com’è la mia emotività: che nome ha la mia emozione?
Altra cosa importante: fare una cosa per volta; e se ripetiamo qualcosa e vediamo che non funziona interrompiamo ciò che stiamo facendo. Riproveremo in un altro momento.
Il cane è un essere vivente dalla vita emozionale e mentale molto ricca, interagire con lui prevede di entrare in contatto con la nostra stessa vita emozionale e mentale poiché il cane la conosce già.
Non sottovalutiamo l’importanza, e la possibilità che il cane ci offre, di entrare in contatto con noi stessi. Senza schemi, senza giudizio, senza imposizioni.
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