Cristina Bottari, mediatrice della Relazione Specchio®, ha condiviso con noi un momento di vita vissuta. Crediamo che ogni professionista sia tale quando riesce ad essere principalmente una persona, onesta e trasparente, con se stessa e con gli altri. Non si ha da insegnare nulla poiché nessuno è in possesso di verità oggettive e assolute, si possono solo condividere delle conoscenze e, soprattutto, le esperienze che ci hanno formato.

Ecco il racconto di Cristina e grazie per questa condivisione!

Un giorno di festa in solitaria …

Oggi nonostante fosse un giorno di festa ho passato molte ore da sola con me stessa e come molto spesso mi accade quando sono sola mi perdo nei miei pensieri e mi prende la tristezza. Non amo la solitudine ma sto cercando di imparare a conviverci ed accettare che ci sono momenti e giorni in cui posso stare anche sola con me stessa.

Così ho deciso che era il caso di fare qualcosa, quando ero ragazzina mi piaceva scrivere e siccome mi è stato chiesto di scrivere qualcosa che parlasse un po’ di quello che mi piace fare e di come lo faccio, ho pensato al momento più bello che abbia vissuto in questo ultimo periodo. E’ un’esperienza che mi ha entusiasmata e mi ha fatta sentire forte, perché sono riuscita ad aiutare qualcuno che in realtà ha aiutato me! Accade spesso: crediamo di aiutare gli altri ma ciò che riceviamo in cambio è molto di più.

La storia di Eliana e Matilde

Voglio raccontare di Eliana e Matilde, mi è già capitato nel mio lavoro di sentirmi più forte quando aiuto qualcuno, ma con loro è stato diverso. Sono state loro a cercarmi per un sostegno nel comprendere alcune dinamiche di relazione, ma alla fine sono io che ho ricevuto una gioia infinita per ciò che abbiamo fatto insieme, gioia che si è poi tramutata in grande energia.

Ho conosciuto Eliana l’estate scorsa, è una ragazza che frequenta l’università a Firenze, giovane, timida e molto dolce. Mi ha contattata per telefono, aveva da poco adottato un cane corso femmina di pochi mesi di nome Matilde.

Matilde arriva dalla Sicilia, dalla strada. Prima di arrivare da Eliana ha vissuto poco tempo con una volontaria, ma le informazioni sono vaghe e scarse. Fin dal suo arrivo ha mostrato difficoltà a fidarsi. Abbaiava o ringhiava ogni volta che qualcuno le chiedeva qualcosa, per Eliana era difficile comunicare con lei e gestirla nella varie situazioni. A volte erano entrambe spaventate l’una dall’altra, Eliana non sapeva come entrare in contatto con Matilde e lei rispondeva agendo senza collaborare. 

Fiducia … questa sconosciuta!

Quando le ho incontrate ho notato che Matilde era molto impaurita e non faceva che abbaiare. Abbiamo iniziato a fare esercizi a ritmi lenti, a dire la verità più che esercizi erano piccole grandi esperienze. A vederle da fuori potevano sembrare banali ma è agendo sul fare richieste in modo efficace e accogliendo le richieste del cane che si attuano i cambiamenti. Dal canto suo, anche Eliana ha lavorato su se stessa, in particolare su alcune insicurezze che non riguardavano la relazione con Matilde ma comunque la influenzavano. Non siamo “divisi” in parti scollegate, siamo un tutt’uno con ciò che ci portiamo dentro: esperienze, emozioni, abitudini. Ciò che pensiamo di noi stessi, come ci viviamo, è profondamente influente nella relazione col cane.

Progressi in atto, work in progress

Eliana, lavorando su se stessa e acquisendo conoscenze per comunicare con Matilde, è riuscita ad aprirsi a quel rapporto di fiducia che entrambe stavano cercando. Matilde adesso si fida, la vede come un punto fermo e questo rafforza la fiducia di Eliana nella collaborazione di Matilde.

L’ultima vota che le ho viste, qualche mese fa a casa loro, mi sono messa alla prova usando le mie conoscenze sulla “Relazione Specchio”, affrontando la mia più grande paura: quella del non essere in grado di portare aiuto. 

Vedere la spirale virtuosa generata dalla fiducia ha fatto sì che anch’io mi fidassi di più di me stessa. 

Quando ci siamo salutate, Eliana era più serena e sicura di potercela fare ed io vedendola entusiasta dell’ora trascorsa insieme, ho sentito una forza ed un’energia a cui ho attinto anche oggi in questo giorno un po’ così. E mi sono tornati il sorriso e la grinta.

Felicità è saper apprezzare ciò che si ha

Ho lasciato Eliana piena di spunti e consigli sui quali sta lavorando insieme a Matilde. Auguro loro di godere presto di bellissimi risultati, non so se comprendono quanto hanno fatto per me; col loro impegno nei miei confronti, e con ciò che hanno raggiunto, mi hanno resa più forte, fiduciosa e sicura di ciò che so e di cosa posso fare.

Una persona importante per me dice sempre che posso avere molto di più di quello che ho e mi dà sempre quella spinta in più a vedere che la mia forza abita proprio nella mia fragilità, nelle mie insicurezze, che posso accogliere e valorizzare.

Io sono felice di quello che ho ma sapere che “sono in grado di….” mi rende più forte. Grazie, a me stessa, e alla fantastica coppia Eliana e Matilde

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