L’eredità che mi ha donato Covid

Mia piccola amica,

ti credevo grande, credevo fossi l’adulta che ero diventata,

invece eri solo l’ombra proiettata della bambina sofferente.

L’ombra di una bambina

che temeva la solitudine

una bambina abbandonata

l’ombra di una bambina non vista

nei suoi talenti

che cercava di essere riconosciuta

col vincolo dei risultati

producendone e dimostrando

fino ad esaurirsi

e a soffrire ancora di più.

Una bambina dimenticata

smarrita nel bisogno di calore.

Eri l’ombra che cercava di essere amata

accondiscendendo per ottenere affetto,

nella falsa convinzione che per essere amati

si dovesse rispondere alle aspettative

degli altri.

Eri l’ombra del dolore

dell’affetto

condizionato

messo sotto scacco e sotto richieste.

Eri l’ombra

delle condizioni

legate all’ereditata incapacità di stare in relazione

all’invidia per lo splendore

alla brama dell’innocenza

alla paura di vicinanza.

Eri l’ombra del potere ceduto

per la convinzione di essere

non abbastanza

incapace

inadatta

inadeguata.

Eri l’ombra di una bambina

che non voleva piangere

per l’esperienza del pianto collegato al rifiuto.

Eri l’ombra della bambina

che non poteva arrabbiarsi

per l’esperienza della rabbia collegata alla disapprovazione

per cui l’ombra prendeva la forma dell’acqua che muta,

bugiarda,

senza centro né identità.

E allora tu ombra ti mostravi grande,

ti proiettavi grande e forte

tanto da attrarre

molte richieste e

altrettanti dolori

che rendevano ancora più grande

la sofferenza e l’energia di quella bambina

che pur voleva fuggire

ma legata dalle corde

del desiderio di vicinanza,

del desiderio di riconoscimento

del bisogno di contatto

un legame oppressivo

e pieno di aspettative da soddisfare

e ruoli da mantenere.

Quell’ombra si proiettava in un corpo

che soffocava

a cui mancava la voce

mai mancavano le energie

e mai veniva meno allo stare vicino a chi chiedeva aiuto

ma ad un prezzo troppo alto.

Quell’ombra

adesso

è morta.

Se l’è portata via Covid

Con Ogni Vacuo Ideale Dovere

l’ha reclusa

deprivata delle energie implosive

definitivamente soffocata

e uccisa

sbloccando l’impulso vitale

che le ha salvato il cuore

l’anima

e la pelle.

Da questa morte

è nata

l’adulta

che adesso sono.

Un’adulta che ha preso per mano

la bambina

l’ha vista

le permette di essere se stessa

senza condizioni

senza proiezioni

senza aspettative

l’ha riconosciuta

nel merito di essersi salvata la vita

altrimenti Io non sarei qui.

L’adulta che sono appena nata

ha liberato la bambina

facendole compagnia in quella sofferenza

di un cane tolto senza sentire

di disapprovazione ricevuta.

Abbiamo allora fatto un allegro funerale

un caro ricordo

è diventato festa

il passato è divenuto presente

e si è dissolto

guarendo.

L’adulta che sono appena nata

ha trovato anche l’adolescente

con la sua quiete interiore

che mancava da tempo,

le ha rimesso in mano pennarelli e colori,

e con un gran respiro

è tornata a sorridere.

Nulla dev’essere se non

la pace,

se stessa.

L’adulta che sono appena nata

tiene in braccio la neonata che sono stata

dandole

introspezione

tempo per imparare ed esplorare

un campo di gioia

e presenza

di cui disporre

senza nulla chiedere.

L’adulta che sono appena nata

è presente a se stessa

libera da accondiscendere

libera da aspettative

libera da condizioni

libera di sentire

libera di essere

libera di esprimersi

libera da qualsiasi forma d’obbligo

tranne quelle che lei stessa sceglierà

quale nutrimento del proprio fiero orgoglio

e del rispetto per se stessa.

L’adulta che sono appena nata

non è assoluta

è mutevole

e flessibile

senza meta

e senza traguardo da raggiungere.

Poiché essa è centro e vita

dell’unica strada da percorrere.

L’adulta che sono appena nata

può dare presenza

autentica

libera e ben oltre processi che non le appartengono.

L’adulta che sono appena nata

non risponde a nient’altro che alla verità

responsabile delle proprie azioni

e delle proprie relazioni

non dà ragione o soddisfazione

avverte attenzione per ciò che cercate

poiché schemi più non le appartengono

e non c’è garanzia

che ciò che cercate

sia quello che vi aspettate di trovare

salvo che cerchiate

autenticità, verità e umana presenza.

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