L’alimentazione è una componente fondamentale nella nostra vita. Mangiare non significa solo riempirsi la pancia, significa costruire il nostro corpo, quindi prenderci cura di noi e di coloro che dipendono da noi, coloro la cui alimentazione passa dalle nostre scelte.
Ho conosciuto Ilaria qualche anno fa e sono rimasta affascinata e incuriosita dalla sua conoscenza multidisciplinare. Mi sono affidata a lei per la nutrizione dei miei cani, nel tempo abbiamo scoperto di avere anche valori in comune, come considerare la relazione di qualità con gli altri un elemento fondamentale non solo del nostro lavoro ma di chi siamo come persone.
Ecco quindi che ho pensato di intervistarla, per condividere alcune informazioni importanti e per portare chiarezza nella confusione che in questi tempi di troppa informazione, spesso scarsamente attendibile, circola.
Siamo partiti da:
Chi sei e che cosa fa un medico veterinario nutrizionista?
Fin da piccola son stata abituata a porre attenzione alla qualità del cibo, da quando viene piantato a come cresce e come viene raccolto e lavorato; di conseguenza ho sperimentato e mi sono abituata a diversi sapori, dovuti anche alle diverse lavorazioni e trasformazioni dei cibi.
Mi viene quindi da porre attenzione all’intero processo di crescita e cambiamento di ciò che mangiamo, del cibo, che ne fa la qualità, compresa la sua conservazione.
In questa ottica, nutrirsi, la nutrizione, è un atto di cura e non è un concetto scontato.
La scelta del proprietario circa l’alimentazione apre anche delle finestre cognitive sia per l’animale che per la persona.
Ci sono tantissime culture, quella cinese di cui mi occupo, ma anche quella ayurvedica, che parlano dell’alimentazione come un atto medico, come la prima prevenzione per moltissime malattie. Non è l’unica strada e non è miracolosa ma è una parte molto importante.
Perchè l’alimentazione è tanto importante?
Perché l’alimentazione la facciamo tutti i giorni e tutti i giorni ripetiamo quell’atto in quella maniera e questa ripetizione dà dei messaggi sia attraverso gli alimenti sia attraverso l’acqua. Questo messaggio è anche di nutrimento emozionale, la cura che mettiamo nel preparare il cibo stesso.
Ci sono molti studi scientifici che dimostrano quanto l’alimentazione sia fondamentale per la prevenzione delle malattie, soprattutto quelle che si manifestano in età anziana. E dobbiamo considerare che cani e gatti all’età anziana ci arrivano molto prima di noi. Un essere umano impiega 70 anni per raggiungere l’età della “vecchiaia” per cui noi esseri umani tendiamo a rimandare il prenderci cura di ciò che mangiamo perché abbiamo una spazialità, una configurazione temporale della vita, più lunga. Il cane e il gatto invece invecchiano prima e l’equilibrio del loro corpo dipende da ciò che incontra, dalle possibilità che somministro, in informazioni, comprese quelle degli alimenti.
Tutti i proprietari desiderano la felicità degli animali con cui vivono, è sempre una bella soddisfazione osservarne la soddisfazione, anche quella nel mangiare.
Per raggiungere tale risultato occorre comprendere che la nutrizione è un percorso di conoscenza, è un mondo di possibilità da scoprire e tra cui scegliere.
Quando andare dal veterinario nutrizionista?
C’è un età in cui iniziare?
Il miglior momento per occuparsi della nutrizione nella vita di un cane o di un gatto è … la vita fetale. Prendersi cura dell’alimentazione della mamma è un momento importante, gli aromi e le informazioni veicolate dal cibo arrivano nella placenta e il feto impara a conoscerle, per cui sceglierà con più probabilità quel cibo quando nascerà. Questo è il risultato di esperimenti scientifici che cadono sotto il nome di “flavour learning”. Nulla di immutabile ovviamente, ma è un’impronta che esercita grande influenza. Anche a partire dallo svezzamento del cucciolo è importante seguire l’alimentazione, per fare in modo che sia realmente nutriente per il corretto e salutare sviluppo dell’individuo.
Che l’alimentazione sia fondamentale lo conferma anche la scelta delle marche di produzione di cibo industriale, che hanno creato linee “dedicate”: ci sono le crocchette per cuccioli, per anziani, per animali con patologie renali o gastrointestinali e altro.
L’alimentazione fa la differenza, su questo non c’è dubbio
L’alimentazione è qualcosa di non definito, cambia, deve cambiare, al variare delle necessità dell’individuo, metaboliche, ormonali. L’alimentazione deve seguire le esigenze nutritive del corpo, va organizzata in base alle esigenze dell’individuo e non solo, anche di quelle dell’ambiente in cui vive e del contesto sociale in cui vive. Un cane o un gatto con una vita sedentaria ha necessità diverse da quella di chi vive in spazi aperti o che fa sport, animali che vivono da soli hanno un consumo metabolico diverso di chi vive in gruppi numerosi con cui è possibile una maggiore attività fisica.
Non esiste l’alimentazione “giusta”, solo quella adeguata
L’alimentazione può essere industriale, cruda o cotta o dei mix, ma non esiste un’alimentazione “giusta” per nessuno, esiste solo l’alimentazione adeguata ad ogni individuo e al contesto in cui vive.
Cani e gatti non sono onnivori e non sono vegetariani o vegani, hanno necessità metaboliche specifiche. L’alimentazione del gatto è poi persino più complessa di quella del cane.
Prendersi cura dell’alimentazione è quindi molto di più che “dare da mangiare”: è un atto di cura, è relazione ed è garanzia del miglior equilibrio psicofisico possibile.
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